del Dott. Francesco Pelizza


 

Conoscendo l’argomento, la classica primordiale e fruibile domanda: “Come possiamo sfruttare questa conoscenza? Quale aspetto pratico possiamo estrapolare?”

Riceve risposte pragmatiche oppure proposte di marketing.

L’integratore indispensabile, il prodotto alcalinizzante, l’elemento alcalino di primordiale fattura, non sono la risposta vera al problema, e alla necessità di mantenere il nostro corpo alcalino!

Acido e alcalino, sono due facce di una medaglia, che non è influenzabile da un unico prodotto, il quale se presente risolve qualsiasi problema.

Il metabolismo, è ciò che scaturisce la proprietà acida e alcalina!

La sintesi e l’anabolismo, sono generalmente processi che tendono a neutralizzare il pH o alcalinizzarlo.

Il catabolismo, è il demone acido invece, più pronunciato sarà e più genererà molecole acide.

Ma pur dicendo questo, il metabolismo è qualcosa di così complesso, che queste due affermazioni, rimangono vere solo in contesti normali, fisiologici.

Altrimenti l’uso di farmaci anabolizzanti sarebbe una fattezza chimica che produce alcalinità.

Analogo discorso vale per le neoplasie, tessuto in rapida crescita, ma tendenzialmente più acido.

Invece no! Se l’anabolismo è forzato e non naturale, si innescano processi secondari, che ancora una volta generano molecole acide, perché alla fine per sintetizzare qualcosa (anabolismo), bisogna distruggere altro(catabolismo).

Il quadro è già più complesso, e non finisce qui.

Il catabolismo di alcune molecole, è la salvezza e ci porta verso il basico (alcalino), mentre il catabolismo di altre molecole ci fa precipitare nell’acidità.

Per cui:

  • mangiare troppe proteine, soprattutto da fonti animali (ricche in scorie animali) acidifica
  • mangiare troppe poche calorie, vi rende mediamente più catabolici, acidificando
  • pochi, pochissimi o zero carboidrati con invece un buono o forte apporto di acidi grassi, aumenta la frequenza con cui vengono prodotti acidi organici, tra cui i corpi chetonici, molecole tendenzialmente acide, e che si possono accumulare a considerevoli livelli nel sangue, per sostentare il metabolismo del cervello per scarsità di glucosio, acidificando
  • integrare amminoacidi diretti, senza digestione proteica, non risolve il problema dell’acidità
  • pasti pesanti, per quantità, qualità, entità, lavorazione del cibo e natura del medesimo, mette in difficoltà il sistema digerente, aumentando nella media i livelli di somatostatina, che se anche per brevi periodi rimane aumentato, stimola fortemente il catabolismo, acidificando

Vorrei aver concluso, ma lista è ancora veramente troppo lunga !

 

 

L’integratore che vi alcalinizza, se vi abbuffate di proteine, non ha effetti concreti.
Se invece mangiate poco, per quello che consumate ricercando l’equilibrio di massima salute,, tale integratore è un palliativo mentale Antieconomico.

I carboidrati sbagliati, favoriscono limitatamente l’alcalinizzazione, o anche per niente.

La vera soluzione, non la trovate sull’etichetta di un prodotto…

…SEGUITE LA CONOSCIENZA !

Non ve ne pentirete..