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a cura di Ado Gruzza

Credo, senza timore di sbagliare di molto, che la gran parte dei lettori di questa rivista siano quello che noi del settore chiamiamo Power-Bodybuilder.

Cos’è un Power-Bodybuilder? Un soggetto che non si definisce un bodybuilder in senso stretto (quello del palcoscenico per intenderci) e allo stesso tempo non è un powerilfter, in senso stretto, che altri non è se non chi gareggia in maniera continuativa in una disciplina dove si testa la prestazione in Squat, Panca piana e Stacco da terra, simultaneamente.

Il Power-Bodybuilder di solito è appassionato di pesi, cerca un fisico forte e appariscente, e la via che preferisce per ottenerlo è quella sudata e polverosa della ghisa. I Power-Bodybuilder si allenano molto spesso mal volentieri nelle moderne palestre commerciali, ed in alcuni casi preferiscono rintanarsi nei propri garage o scantinati, con un solido Rack, un buon bilanciere e tanti dischi di ghisa poggiati qua e là tra la lavatrice (della mamma per i più giovani) e qualche cianfrusaglia dispensata in qualche modo.

L’evoluzione della conoscenza del Power-Bodybuilder in questi anni è stata vertiginosa: se pensiamo alla tipologia dell’allenamento dell’utente medio di 20 anni o anche solo 10 anni fa rispetto a quello che vediamo ora, beh, non c’è confronto. Molto più lavoro fondamentale, molta più attenzione a muscoli apparentemente ‘invisibili’ come quelli del core, e a mio grande piacere, molta più attenzione all’allenamento della forza, che tanto più nei natural, si sta rivelando sempre di più la chiave per una crescita stabile e granitica

Continua su Olympian’s News n° 147 (Luglio/Agosto 2014)

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