A cura di Ado Gruzza.

 

posca

 

Lo scorso fine settimana mi sono ritrovato nell’ennesima full immersion di bilancere, con qualche settimana di anticipo rispetto al classico candario gare nazionali, internazionali e corsi.
Sabato.
Ore 13.42 sono alla Stazione dell’AV Mediopadana a prelevare Antonio Contenta e Carola Garra, arrivati con un onesto ritardo di 15 minuti. Sono saliti in terra longobarda per partecipare al Trofeo Powerlifting Gym a Parma.
Ore 13.43 li butto in macchina, non concedo neanche il tempo di fermarsi al volo per pranzare perché ci rechiamo nella prima pedemontana parmigiana per assistere ai Campionati Regionali di Pesistica FIPE.
Ore 14.28.
L’ultima volta che partecipai di persona a quest’evento c’erano meno partecipanti che alla briscola in cinque del bar Arci Praticello del martedì sera. Non tanto tempo fa certo, però prima dell’era Crossfit-Dominant.

Ho sempre visto lo sfacelo della pesistica con molto rammarico, in quando sono un appassionato incallito di questo sport. Con contrario sentimento ho visto una gara con tanti partecipanti, tanti giovani, tanti appassionati, magari che hanno iniziato ‘tardi’ pronti però, a sfidarsi nell’unico posto dove è possibile farlo: in gara.
La rinascita della pesistica è un’ottima notizia per tutto il settore. Senza ombra di dubbio.
Ho voluto esserci anche per dare un occhio agli atleti del mio caro amico Riccardo Bassani (capo di Crossfit Piacenza) e di Luca Folliero. Luca, in particolare, tiene i corsi di pesistica presso la palestra di Parma, per questo la nostra collaborazione è molto diretta.

Approfitto di questo spazio pubblico per fare loro i miei complimenti: i dettagli si vedo, i miglioramenti pure. Bravi.
Neanche il tempo di rompersi le scatole di vedere dei bilanceri ed è già ora di pensare al giorno dopo.

Domenica.
Ore 08.57 mi presento alla Powerlifting Gym di Parma. Avrei potuto cazzeggiare a casa qualche minuto in più, però mi sono presentato puntualissimo per assistere all’ennesimo ritardo di Fabio Nadotti. E così fu.

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Foto per gentile concessione di Marco Reami.

Perché fare una gara al di fuori del calendario agonistico FIPL?
Come per quelle organizzate a Magenta di Andrea Magnaghi, il punto è sempre quello: siamo e sono convinto che fare gare complete di Powerlifting (Squat, Panca Piana e Stacco da Terra in un’unica competizione) serva tanto agli atleti, tantissimo ai coach, poi, senza nessuna retorica, lo stare assieme in una situazione di serenità e divertimento è davvero bello, ed uno dei primi motivi per cui mi sono sempre tanto goduto quest’ambiente.

Ho pensato che la soluzione migliore per una gara sperimentale di questo tipo fosse farla ad inviti.
Perché? Semplicemente per il fatto che organizzare una gara dentro una palestra, per quanto attrezzatissima e perfetta per l’occasione richieda un minimo di taratura.
Per questo ho invitato amici e atleti esattamente come mi balzavano in mente. Chiedo venia se qualcuno si è sentito escluso, faremo in modo di recuperare. Di fatto ho pensato che 25 atleti fosse il numero giusto per iniziare.

Tre Categorie. Meno 93 kg, e più 93 kg maschile. Poi tre ragazze.
La gara femminile è stata allestita più che altro per dar modo a Carola Garra di mettersi alla prova con una competizione vera, con arbitri, attrezzatura di alto livello e regolamento rigido da gara, in vista dei prossimi Europei Classic in Estonia. Sì, in Estonia. A Tartu, manco a Tallin. C’è un aereo circa ogni 72 ore, per cui una settimana di ferie se ne andrà così. Chiusa parentesi.

Carola è forse l’atleta più straordinaria che abbia mai visto.
In gara, con arbitraggio più che regolamentare, un unrack lunghissimo e un fermo ancora più lungo 127,5 kg, che soon qualcosa come 17,5 kg sopra il record mondiale Junior.
Squatta da pochissimo ed ha già una solidità pazzesca. Idem per lo Stacco da terra. Già si è vista la mano di Antonio Contenta in dettagli che davvero faranno la differenza per lei.
Una menzione particolare e personale ai 135 kg di Squat di Martina Zellino a 67kg di peso sono qualcosa di molto oltre le aspettative. Anche Chiara Pastorio ha i numeri per spaccare il mondo e la chiave volta è davvero dietro l’angolo.

La prima categoria è stata quella teoricamente tecnicamente meno interessante.
I big si sono risparmiati per diversi motivi ed era una categoria piena di tanti ragazzi alle primissime armi. Vedere un beginner alla prova del nove, davanti ad una terna arbitrale, a dei comandi, ad una palestra piena come un anfiteatro dove tutti ti guardano, sicuramente è interessante. Ti dice molto di quello che dovrà essere il suo allenamento nei prossimi mesi. Un complimento speciale a Federico Martella che mostra davvero chili solidissimi per la categoria 74kg a cui appartiene.
Carniel ci ha spaventati tutti con quella girata di ginocchio in prima di squat a 230 kg. Nessun problma visto che è riuscito a completare le altre due alzate, anche se giustamente un po’ in panico vista la recente operazione al menisco.
Martino ha fatto una gara ‘allenamento’ per gli Europei di Tartu, facendo alzate a volte inferiori all’entrata di gara.

Nella seconda categoria ha stupito tutti la qualità degli Squat. Praticamente solo alzate valide e tantissime di ottima fattura e valore. Davvero molto bello lo Squat e la Panca piana di Enzo Falvo, lo Squat di Giacomo Simili. Bellissima la Panca piana di Marco Lambardi, orgogliossimo personalmente del miglioramento di Valentino Durastanti. Un annetto fa faticò a fare 5 ripetizioni con 130 kg sotto il parallelo, oggi ha messo un 260 kg, peso riservato solo ai fortissimi.

 

 

Gabriele Baccaglini ha la solita adrenalina e una spinta nervosissima (in senso buono) tale da rendere le sue alzate molto emozionanti.
Senza parlare di Rocco Grillo che è un ufo e ha davvero tutto per diventare fenomenale e il solito Fabri Posca, che a parte le follie momentanee, ha sollevato carichi enormi con grande facilità. Gestiamo con saggezza il calo peso e la cosa è fatta.

 

 

Non ci resta che ringraziare.
Nadotti. Senza un assistenza e un caricamento efficiente in pedana fare gare serie è impossibile.
Elisa Vinante. Ha messo su una palestra che è il sogno di ogni appassionato del ferro. Come non ringraziarla? Senza contare lo sbatti di pulire. Operazione dal quale mi sono ovviamente ben visto dal partecipare.
Roberto Bettati. Ha messo a disposizione se stesso arbitrando tutto il giorno.
Tutti quelli che hanno partecipato. Tutti.

Power Gear

Abbiamo utilizzato per la gara materiale Power Gear. La qualità è senza nessunissimo dubbio sovrapponibile a quello da 1 milione e mezzo di dollari regolamentare IPF. Le cose fatte con passione e per passione hanno tutto un altro sapore e visto che è impossibile fare una Panca buona senza avere una buona panca, il conto è presto fatto.