Di Giuseppe Gargiulo
Coallenatore Barbarian’s Parma/Sorrento Powerlifting
Tecnico Accademia Italiana Forza
Cos’è lo STICKING POINT? Lo sticking point è il punto di massimo rallentamento della fase positiva di una qualunque alzata o di un qualunque movimento con pesi liberi.
Un tipico approccio di lavoro allo sticking point consiste nell’eseguire movimenti parziali in cui il punto più basso, cioè quello da cui ripartire, coincide proprio con l’altezza di questo punto.
Ad esempio, in panca ho lo sticking point a 10cm dal petto, quindi faccio una board press con 10cm di board, stessa cosa per uno squat (anche con box o pin) sopra il parallelo o uno stacco dai blocchi.
Nella “storia” del powerlifting anche in Italia, questa corrente di pensiero proviene soprattutto dall’eredità di una ERRATA INTERPRETAZIONE del metodo West Side.
Il problema fondamentale, che dovrebbe farci capire subito e indiscutibilmente che il lavoro non è nella giusta direzione, è il fatto che in tali esercizi, si riesca, banalmente, ad utilizzare più peso che nelle alzate di gara!!!
Se lo sticking point fosse veramente un punto debole per motivi muscolari o geometrici (leggi: se fosse veramente l’angolo in cui il leveraggio è complessivamente più svantaggioso),
ripartire da fermo da quel punto sarebbe ancora più difficile che arrivarci con l’inerzia data da quei cm di “rincorsa” dati dal tratto precedente.
Eppure è empiricamente palese che non sia così.
Il motivo è che, in ogni alzata, una fase prepara alla successiva
Quindi, se magari in panca abbiamo uno sticking point a 10cm dal petto, è perché il modo in cui arriviamo o usciamo dal petto, ci porta ad attuare una serie di compensi e di spostamenti delle articolazioni.
Esse ci renderanno apparentemente facile e istintivo il primo tratto, ma ci fanno arrivare a un certo punto, dove siamo fuori spinta e senza i giusti angoli e i giusti muscoli attivati.
La soluzione, a questo punto, rimane curare, cercando la causa caso per caso, la fase iniziale.
Esempio tipico di causa:
In panca usciamo bruscamente buttando avanti le spalle, e poco più su avremo il petto disattivato, perché ha terminato la sua corsa più utile, e quindi sticking point dove domineranno braccia e deltoidi anteriori.
Esempio di soluzione:
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- VARIANTE: panca salita e discesa lenta a velocità più costante, importantissimo uscire lentissimamente nel primo cm di spinta, mantenendo tutte le articolazioni sulla linea giusta (petto alto, dorso che non molla)
- PROGRAMMAZIONE: carichi gestibile con buon buffer nella fase inziale del macrociclo, per poi mirare ad aumentare il più possibile la capacità di lavoro generale mantenendo la qualità ricercata.
- INPUT TECNICO: Uscire dal petto attivando prima il dorsale e proiettando lo sterno in alto, per poi pensare di “allontanare” il bilanciere con le mani, solo un attimo più tardi. Appena il bilanciere riparte, si può “aprire tutto il gas” in maniera istintiva e vigorosa.
Consigli tecnici preziosi…Molto interessante l’articolo. Grande competenza .
Volendo trasferire questi concetti sulle trazioni, sarebbero ancora validi?
Lì sono esercizi a corpo libero quindi forse la cosa cambia. Come poter ovviare e migliorare nel gesto?
Si usa molto infatti lavorare sullo sticking Point facendo ripetizioni a mezzo Rom dall’alto, scendendo fino ad avere l’avambraccio e l’omero a 90° tra di loro e poi risalire sopra la sbarra.
Oppure a mezzo rom dal basso.
Tutto per migliorare proprio nello sticking Point.
Hai qualche suggerimento in merito?
Grazie
Come concetto generale, direi che più lavoriamo sulle basse ripetizioni (quindi non siamo fortissimi o lavoriamo con sovraccarico) e più lo sticking point diventa un punto cruciale su cui lavorare. Inoltre più è stretta la presa, più si ha lo sticking point a metà (anche se come prestazione assoluta è più facile), mentre farle larghe genera una curva di forza lungo il rom più lineare, anche se globalmente più bassa. Non farei, però, mezze ripetizioni come hai scritto (ovvero fermare a metà la discesa per poi risalire), ma inserirei il fermo a metà salita. Questo per gli stessi principi espressi nell’articolo, ovvero che a metà salita, se ci arriviamo partendo dal basso, è diverso che arrivarci scendendo per metà.