Ci sono buone probabilità che se non hai una tecnica perlomeno strutturata fare dei programmi, piuttosto che un lavoro unicamentte volto a risolvere nel più breve tempo possibile questo problema, sia motivo di stagnazione dei risultati.
Nemmeno il miglior programma al mondo è buono se alla base ci sono difetti tecnici evidenti.
Certamente, esistono programmi che per loro intrinseca natura tendono a farti migliorare la tecnica d’esecuzione. Altri invece si pongono solo il problema di farti spingere.
Non saltate di programma in programma, anche se è divertente: risolvete i problemi e stimolate la crescita in maniera pragmatica.
ahah.. ecco, descrive bene la mia situazione. Mi ero messo a fare il max 75 50, ma quando per la prima volta mi sono filmato ho visto che le esecuzioni erano di merda.. il fermo credevo di farlo ma in verità non c’era, alzavo pure un po’ il culo… allo squat schienavo di brutto.. ecc. Ora almeno a prima vista sono guardabili.
C’è una difficoltà in questo discorso.
Ed è che la tecnica corretta è tutt’altro che una faccenda semplice. io temo che anche programmi ottimi come il mav, o il programma per l’ipertrofia (a chi interessa l’ipertrofia) finiranno col deludere molti. non perché i programmi non vadano, e non solo perché al tecnica non c’è, ma perché spesso non c’è la consapevolezza che la tecnica manca. Gli esercizi fondamentali (i 3 big per non parlare di slancio e strappo) sono cose difficili e per impararle sono richiesti mesi di impegno a sbatterci la testa. questo credo si tenda a sottovalutare.
inoltre è possibile impararla da soli? io credo di sì, ma di nuovo c’è il rischio di sottovalutare. occorre esser ipercritici e cercare di capire le cose.
spesso si finisce a curare la tecnica senza sapere bene cosa curare o magari facendo sciocchezze atroci. e a sto punto, era forse meglio limitarsi al “magna e spigni”…
Andrea mentre condivido a pieno la prima parte del tuo discorso, faccio fatica ad immedesimarmi nella seconda. Come dire visto che le cose sono difficili molliamo a prescindere. Non è esattamente il messaggio che vorremmo passasse. So perfettamete che tu l’hai posto come concetto paradossale. Però grazie a forum, al sito, ai corsi, a rawtraining di gente che è passata al lato siberiano della forza ce n’è davvero tanta ormai.
Non è facile arrivare ad un controllo tecnico ottimale da soli. Io per esempio ho imparato assolutamente da solo. Facilmente ci sono portato ad avere un occhio sulle questioni tecniche, però, allo stesso tempo credo che anche il solo provarci sia una forma di allenamento importante.
Ancora la gente non si rende conto di quanti hardgainer in realtà siano easygainer con problemi di attivazione.
Credo che sia importante insistere, anche sul vecchio modello dello provare, sbagliare, riprovare. Oggi ci sono tantissimi strumenti per poter avere la miglior concezione di cosa sia giusto fare, almeno a livelli medio basilari.
Se ci pensi, oggi, un sedicente esperto che alla prova dei fatti dimostri di non sapere fare o far fare squat o panca piana, perderebbe parecchia credibilità. Solo pochissimi anni fa questa era la norma e nemmeno era un fattore considerato.
Per questo, pur capendo le logiche con cui hai scritto, mi sento senza dubbio di dire che la ricerca tecnica sia una scelta sempre migliore al magna e spigni per chi ricerchi una via naturale all’allenamento.
MAGNA E SPIGNI che da tecnico cosidero assai meglio della pesistica dell’astronauta. Quella cioè iper calcolata, che però non teneva conto delle esperienze tecniche pratiche ma solo di roba teorica, in cui l’atleta calcolava al millisecondo i tempi di recupero del femorale tra una seduta feeder e una di attivazione dinamico massimale. A quel punto è molto meglio il magna e spigni.
“Ancora la gente non si rende conto di quanti hardgainer in realtà siano easygainer con problemi di attivazione”.
Ado ha assolutamente ragione, con questa osservazione! Sono un hard gainer di quelli davvero “estremi”, di quelli che hanno provato davvero ogni schema e programma possibile, con scarsissimi risultati. Nei mesi scorsi ho partecipato al corso FIPL per vedere se, imparando la corretta tecnica degli esercizi, la situazione sarebbe migliorata……Ragazzi, è stato così… in un mesetto scarso ho messo circa 3kg, e con 60 ridicolissimi kg di squat ho le gambe molto + grosse di quando ne sollevavo (male) 90! Il tutto facendo uno dei tantissimi programmi da principiante reperibili sul web, ma affrontandolo con il massimo della severità e della ricerca tecnica(Ado docet)!… Ammetto però, che non sarei MAI arrivato da solo a beccare i miei errori, nonostante mi sia fatto diversi filmati. 1 istruttore che ti “martella” dal vivo sugli errori è assolutamente necessario, secondo me.
Al corso FIPL in molti si sono resi conto di come putroppo la maggior parte di noi, seppure con curiosità e spirito genuino, venga dalle logiche del “magna e spigni” con i suoi falsi miti, e dopo 10 anni di allenamento con i pesi, è stato uno schiaffo.
Io credo che il sistema di allenamento sia importante tanto più l’atleta è avanzato, ma soprattutto in fase iniziale la tecnica dev’ essere il “pane quotidiano”.
Poi ci sono i programmi che esaltano la tecnica, come ad esempio i programmi del maestro Sheiko, perchè per volumi, intensità e frequenze, è necessaria una tecnica che sia quantomeno “cercata”, e dei massimali “razionali”, cioè alzate massimali ma sempre tecniche, altrimenti si dura veramente poco, e sto parlando anche di infortuni.
Allenarsi così, cercando di migliorarsi attraverso la tecnica, considerando il carico come una difficoltà da superare attraverso la il gesto corretto, è un altro mondo, è finalmente “Sport” .
Personalmente, al di là del sistema utilizzato, importante ma sempre in relazione ai propri obiettivi, ci sono dei fattori a cui ora non riuscirei a rinunciare:
– La ricerca della corretta alzata in allenamento, sempre.
– L’evitare come la peste di arrivare a fallire un alzata in allenamento (normalmente visibile in ogni palestra, un classico la distensione su panca..), il che permette di progredire attraverso la tecnica.
– Considerare ogni serie come un insieme di singole: no so se l’abbia detto Ado ma: “Ogni ripetizione è un Santuario” .
“il lato siberiano della forza” è bellissimo! 🙂